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Essi risalgono al 1536, quando iniziò la lunga dominazione spagnola a Napoli.
I Quartieri spagnoli si estendono su una superficie di 765.016 mq. e sono compresi tra il C. Vittorio Emanuele e Via Toledo.
Quest'ultima prende il nome dal suo fondatore, il viceré Don Pedro di Toledo, il quale decise la costruzione del quartiere verso il 1536, al fine di ospitare i suoi soldati che avevano il compito di reprimere eventuali ribellioni napoletane.
In breve tempo la città subì molte trasformazioni: furono costruite strade, tra cui la splendida Via Toledo.
Oggi, passeggiando per le vie dei Quartieri Spagnoli si potranno vedere tipiche botteghe artigiane, dove si producono ancora a mano borse, cinture e scarpe.
Nelle semplici trattorie si potranno gustare i piatti più autentici e di lunga tradizione della città partenopea, dalla zuppa di cozze, al baccalà fritto, ai semplici spaghetti conditi con pomodoro ed origano freschi, specialità totalmente mediterranea.
Inoltre, rappresentano il nucleo storico della città, e una parte è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Per ragioni in parte diverse, un ottimo investimento immobiliare può essere una casa nel centro storico di Napoli. È questo, infatti, al momento il vero cuore dei flussi turistici e della movida della città e non è facile trovare qui buone occasioni in immobili storici, edifici che incarnano a pieno l’anima partenopea come quelli dei Quartieri Spagnoli, case con terrazzi vista Vesuvio. Una buona ristrutturazione e, anche grazie a prezzi al metro quadro contenuti, la location perfetta per un b&b, un art hotel, una guest house è servita.